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Legge 104: se l'azienda nega il trasferimento deve risarcire il lavoratore costretto ad andare in aspettativa

Legge 104: se l'azienda nega il trasferimento deve risarcire il lavoratore costretto ad andare in aspettativa

Rimborsate le retribuzioni dovute. Illegittimo il rifiuto di spostare il dipendente vicino al congiunto in assenza di ragioni organizzative e produttive

di Lucia Izzo - Il lavoratore a cui è stata negata richiesta di trasferimento ai sensi della legge 104/1992, per assistere il genitore con handicap, ha diritto al risarcimento per il periodo trascorso in aspettativa.

Lo ha confermato la Corte di Cassazione, sezione Lavoro, nella sentenza n. 5900/2016 (qui sotto allegata).

Il caso sottoposto all'attenzione dei giudici di Piazza Cavour riguarda una lavoratrice che aveva richiesto, ai sensi della legge n. 104/1992, di essere trasferita in diversa sede dell'azienda presso la quale lavorava così da poter assistere la madre affetta da grave handicap fisico che la rendeva bisognosa di assistenza continua. Stante il rifiuto della società di concederle il trasferimento, la donna chiedeva un periodo di aspettativa in modo da potersi dedicare all'assistenza del familiare.

 

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