
Il congedo dei genitori di under 14 che vengono posti in quarantena per contatto con un positivo al Covid-19 in ambito scolastico può essere fruito per tutto il periodo di isolamento disposto dall’autorità sanitaria, anche se lo stesso viene prorogato. Inoltre può essere “replicato” in caso di ulteriori quarantene disposte per lo stesso o altri figli, purché tra il 9 settembre e il 31 dicembre di quest’anno.
Con la circolare 115/2020, l’Inps ha fornito le istruzioni applicative del congedo introdotto dall’articolo 5 del Dl 111/2020, riservato ai lavoratori dipendenti con figli under 14 che vengono posti in quarantena «a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico». È una situazione che hanno già sperimentato centinaia di famiglie in queste settimane: il figlio/a è entrato in contatto a scuola con un positivo. Da qui l’isolamento fiduciario e la possibilità di fruire del congedo in subordine allo smart working.
La circolare conferma che l’astensione dal lavoro scatta solo per contagio scolastico, lasciando quindi scoperti eventuali quarantene fiduciarie per contatti stretti verificatisi in altri ambiti. In quanto destinato ai lavoratori dipendenti, Inps precisa che sono esclusi ovviamente gli autonomi e anche gli iscritti alla gestione separata, tra cui i collaboratori. Per quanto riguarda i lavoratori del settore pubblico, modalità di fruizione, indennità e domande sono gestite dalle relative amministrazioni di appartenenza.
I dipendenti del settore privato, invece, devono inviare la richiesta all’Inps, anche con effetto retroattivo dal 9 settembre, indicando gli estremi del provvedimento di quarantena (se non ancora in possesso, si hanno 30 giorni per comunicarli). Le giornate chieste ma non fruite possono essere annullate, opzione utile dato che l’assenza dal lavoro è indennizzata solo al 50%, importo che si applica peraltro solo alle giornate lavorative all’interno della quarantena (quindi i riposi sono esclusi).
Le domande in regola con i requisiti saranno accolte fino a esaurimento dei 50 milioni di euro disponibili a copertura dell’indennità, dopo di che l’istituto di previdenza bloccherà le richieste.
Il congedo può essere fruito solo da uno dei due genitori alla volta e, in ogni caso, da chi all’anagrafe risulta risiedere nella stessa abitazione con il figlio, non rilevando le situazioni di fatto. Se i due genitori sono conviventi, non è compatibile con lo smart working, concesso per qualunque motivo a uno dei due genitori, mentre può essere usato se l’altro è malato o in congedo di maternità per un figlio diverso, oppure se in ferie, in aspettativa non retribuita, in permesso legge 104/1992, o se con handicap grave, invalido al 100% o titolare di pensione di inabilità.
La circolare contiene inoltre le indicazioni per la gestione dei congedi da parte dei datori di lavoro.
Circolare 116-2020

Visite fiscali INPS, arriva il servizio online per cambiare l'indirizzo di reperibilità. Le novità sono contenute nella circolare n. 106 del 23 settembre 2020, che fornisce le istruzioni per i dipendenti pubblici e privati.
scarica comunicato Scarica Circolare

La disposizione inserita nel maxiemendamento al disegno di legge di conversione del cosiddetto “Decreto Scuola”, approvato ieri dal Senato, con l’emendamento 6.7 (testo 4), recepito nel maxiemendamento interamente sostitutivo del testo, prevede l'introduzione di una norma transitoria in materia di Educazione Continua in Medicina, che riconosce, per il 2020, come maturati i 50 crediti da acquisire, per il medesimo anno, qualora i soggetti abbiano continuato a svolgere la propria attività professionale durante l'emergenza epidemiologica da Covid-19.
La norma fa riferimento ai medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti che siano dipendenti delle aziende ospedaliere, delle università, delle aziende sanitarie locali, delle strutture sanitarie private accreditate o che siano liberi professionisti.
A rimanere fuori le ostetriche, i Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione.
Tale formazione costituisce requisito indispensabile per svolgere attività professionale, come disposto dall’articolo 16-bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, così come modificato dal DLgs 229/1999 e dalla Legge 24 dicembre 2007, n. 244
NOTA FNOPI

Alla luce della riorganizzazione delle UU.OO. per l’emergenza Covid a tutte le UU.OO. che ospiteranno pazienti Covid Intensive).
Per questo motivo si ritiene opportuno provvedere all’indennità contrattuale di malattie infettive prevista dal CCNL, al personale infermieristico e OSS impegnato in tale perimetro COVID-19.
richiesta nursind pescara 16.03.2020 -- richiesta nursind abruzzo 30-03-2020

Di Antonio Argentini, segretario territoriale NurSind Pescara
La scrivente O.S. NurSind in prima linea nella lotta contro il COVID 19 con i suoi Associati è convinta che ciascuno di noi stia mettendo in atto ogni sforzo professionale e fisico per arginare la diffusione della pandemia.
Tuttavia, la stessa ha già̀ messo in crisi molte regioni del Nord Italia dove le strutture vantano un’organizzazione sotto molti aspetti più efficiente della nostra e con risorse umane più cospicue.
Il personale Infermieristico, Medico e Tecnico, oggi è impegnato senza esitazioni al fine di garantire la salute collettiva, rischiando in prima persona la propria salute. Nondimeno lo stesso personale, se infettato, potrebbe diventare veicolo di contagio plurimo, che oltre ad essere disastroso per la collettività, paleserebbe l’impossibilità di garantire un adeguato turnover per il personale che presta servizio nelle 24 ore. Osserviamo che da tempo qualcuno si è accorto di noi, infatti, dalla politica, alle aziende, ecc..., ci definiscono “ANGELI”, “EROI”, ciascuno di noi continua a ripetersi, “ALLORA ESISTIAMO”!
Però più̀ passa il tempo e più̀ ci convinciamo che per l’ennesima volta ci stanno prendendo in giro.
Infatti, la realtà̀ è ben diversa, siamo stati mandati al fronte senza armi (DPI), per poter combattere e tentare di vincere e salvare le vite di altri, ma anche per proteggere le nostre.
Non abbiamo più diritti, né noi, ma neanche i nostri cari che stanno vivendo la stessa nostra sofferenza.
Quella sofferenza che viviamo tutti i giorni insieme ai nostri pazienti che hanno bisogno oltre alle cure anche di quella carezza che non possono avere dai loro familiari.
Oggi osserviamo, purtroppo, che tante persone al di fuori dell’ambiente sanitario ci evitano, quindi un’altra domanda inizia a tormentarci, ma forse da “ANGELI ed EROI” siamo stati trasformati in “UNTORI”?
Infatti, molti colleghi non trovano la disponibilità̀ delle baby sitter per i figli, in quanto siamo considerati degli untori del Covid 19, forse la soluzione è quella di sacrificare anche i nostri figli portandoli nel luogo di lavoro quando siamo in servizio, oppure lasciandoli a casa da soli in balia di sé stessi?
È ora di smetterla di prenderci in giro, non siamo né EROI né ANGELI, né, tantomeno, degli UNTORI, siamo dei professionisti che svolgono il loro lavoro con dedizione e professionalità.
Accogliamo con riconoscenza i ringraziamenti dei nostri malati e dei cittadini ma non vogliamo diventare dei “MARTIRI”, la speranza è che quando tutto sarà finito Vi ricordiate di noi, “RISPETTANDOCI”.
Un messaggio particolare lo rivolgiamo ai decisori politici, da loro ci attendiamo di essere considerati “PROFESSIONISTI” e trattati con il dovuto riguardo, come riconosciuto ad altri professionisti sanitari.
Documento

Non più solo nei processi a rischio di generazione aerosol. Il ricorso a mascherine con filtrante FFP2, dove disponibili, viene ora consigliato anche per le aree di degenza, per gli ambulatori e per l'assistenza a domicilio in presenza di diversi pazienti positivi a Covid-19, oltre che per le ambulanze con rianimatore.
Nella nuova tabella, a differenza delle precedenti indicazioni, per quanto riguarda sia le aree di degenza che gli ambulatori ospedalieri e del territorio, ora per l'assistenza diretta a pazienti affetti da Covid-19 viene consigliato l'utilizzo non solo delle mascherine chirurgiche ma anche di quelle ffp2 in contesti assistenziali dove vengono concentrati numerosi pazienti positivi.
Per l'assistenza a domicilio, si continua a consigliare l'utilizzo della mascherina chirurgica. Ma ora, a differenza di quanto riportato in precedenza, l'Iss consiglia di prendere in considerazione anche l'utilizzo di ffp2, se disponibili, in contesti assistenziali omologabili a quelli ospedalieri, quali strutture residenziali ad alta intensità assistenziale, hospice, ospedali di comunità, e altri contesti domiciliari dove siano concentrati pazienti con Covid-19.
Anche per le ambulanze ora si consiglia il ricorso alle ffp2 in caso di rischio aumentato per intensità e durata o autombulanza con rianimatore.
scarica documento