NURSIND – SINDACATO DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE - TUTELA DEL PRECARIATO DELLA SANITA’ – ESPOSTO/DIFFIDA L. 234.2012

DPCM PRECARI DEL 6.05.15

PRECARI

 

Il sottoscritto Andrea Bottega, nella qualità di segretario nazionale del “NURSIND”,
sigla sindacale maggiormente rappresentativa del comparto sanità
ESPONE
che, ai sensi dell’art.64 del d.lgs.165/2001, alle sigle sindacali maggiormente
rappresentative è consentito di intervenire, anche in via pregiudiziale, al fine di
definire controversie afferenti l’interpretazione di contratti e/o accordi collettivi;
che il DPCM 6 marzo 2015, pubblicato in Gazz. Uff. nr. 94 del 23-4-2015, che ha
disciplinato le procedure concorsuali per le assunzioni a tempo indeterminato del
personale con contratto a tempo determinato del comparto sanità, non ha disposto la
totale stabilizzazione del suddetto personale avendo imposto una serie di vincoli
finanziari legati ai limiti di spesa previsti da una molteplicità di norme puntualmente
richiamate nelle premesse ai citato decreto presidenziale ;
che, il decreto 6 marzo 2015 è rivolto solamente al personale che alla data del 30
ottobre 2013 abbia maturato negli ultimi 5 anni almeno tre anni di servizio;
Andrea Bottega, nella qualità di segretario nazionale del “NURSIND”, sigla sindacale maggiormente rappresentativa del comparto sanità ESPONE   che, ai sensi dell’art.64 del d.lgs.165/2001, alle sigle sindacali maggiormente rappresentative è consentito di intervenire, anche in via pregiudiziale, al fine di definire controversie afferenti l’interpretazione di contratti e/o accordi collettivi; che il DPCM 6 marzo 2015, pubblicato in Gazz. Uff. nr. 94 del 23-4-2015, che ha disciplinato le procedure concorsuali per le assunzioni a tempo indeterminato del personale con contratto a tempo determinato del comparto sanità, non ha disposto la totale stabilizzazione del suddetto personale avendo imposto una serie di vincoli finanziari legati ai limiti di spesa previsti da una molteplicità di norme puntualmente richiamate nelle premesse ai citato decreto presidenziale ; che, il decreto 6 marzo 2015 è rivolto solamente al personale che alla data del 30 ottobre 2013 abbia maturato negli ultimi 5 anni almeno tre anni di servizio.

 

Cassazione. Annullata assoluzione per due infermieri accusati per decesso di un paziente in Pronto Soccorso. Era morto per infarto in attesa di essere visitato. Processo da rifare

In primo grado giudicati colpevoli. Uno per aver sbagliato codice al triage (verde anziché giallo). L'altro (al turno di notte), per la mancata rivalutazione delle condizioni del paziente. In appello l’assoluzione, anche perché veniva constatato l’eccezionale afflusso di persone in quel giorno. Ma per la Cassazione l’affollamento non è una scusante anche perché doveva essere lo stesso personale di PS a dare l’allarme e chiedere rinforzi

08 APR - La Corte di cassazione interviene sul triage di pronto soccorso, sul suo funzionamento e sulle responsabilità del personale infermieristico. Il fatto. Paziente entra al pronto soccorso con dolore toracico a cui viene assegnato un codice verde. Il paziente non viene monitorato e non viene rivalutato. Dopo circa sei ore dall’ingresso il paziente si “accascia improvvisamente” per arresto cardiaco in sala di attesa. Viene immediatamente sottoposto a angioplastica coronarica ma decede per successive complicanze.

Atto medico. In arrivo proposta parlamentari PD: “Funzione medica accerchiata da nuove professioni. Tempi maturi per una legge che faccia chiarezza per medici e cittadini”

25 MAR - “L’atto medico ricomprende tutte le attività professionali di carattere scientifico, di insegnamento, di formazione, educative, organizzative, cliniche e di tecnologia medica, svolte al fine di promuovere la salute, prevenire le malattie, effettuare diagnosi e prescrivere cure terapeutiche o riabilitative nei confronti di pazienti, individui, gruppi o comunità, nel quadro delle norme etiche e deontologiche”.

Non è una dichiarazione d’intenti o un passaggio di una relazione a qualche convegno. E’ il testo dell’articolo 1 di una nuova proposta di legge parlamentare che la deputata PD Vittoria D’Incecco si accinge a presentare alla Camera e sulla quale ha già ricevuto diverse adesioni di altri parlamentari democratici.

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Lazio: l’infermiere "tappabuchi" è legge

Non possiamo non rimanere basiti nel leggere quanto deliberato dalla Regione Lazio nei provvedimenti pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione del 2 aprile scorso (supplemento al n. 27) riguardo ai criteri di accreditamento per l’apertura ed il funzionamento di “strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale che prestano servizi socio-assistenziali” e “strutture che prestano i servizi di Mensa sociale e accoglienza notturna, i Servizi per la vacanza, i Servizi di emergenza e di pronto intervento assistenziale e dei Centri diurni”, assunti con le deliberazioni nn. 124, 125 e 126 del 24 marzo scorso.

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